Dizionario dell’email marketing: blacklist, conversion rate, double opt-in e triggered email

Giugno 26, 2014
admin
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Secondo post relativo al dizionario dell’email marketing (qui il primo): affrontiamo oggi i significati di blacklist, conversion rate, opt-in e triggered email, in modo da acquisire padronanza sulla terminologia e sul relativo significato.

Blacklist: sono elenchi pubblici di domini o di IP legati con buona probabilità ad attività di spam intenso e denominati quindi come “generatori di spam”. Vengono utilizzati dai server di posta elettronica per filtrare le email che potrebbero essere spam o contenere virus. Pertanto è fondamentale che il server di posta scelto per l’invio della posta non sia incluso in nessuna black list. L’inclusione in una di queste liste può dipendere da vari fattori come il fatto che il nostro dominio possa essere stato hackerato o che il server SMTP per l’invio della posta utilizzi un open relay. Un esempio di sito per la verifica è www.blacklistalert.org

Conversion rate: in italiano “tasso di conversione”, è (nell’email marketing) il numero di destinatari della nostra mail che hanno compiuto una determinata azione (quella decisa da noi) diviso per il numero totale di destinatari che hanno ricevuto la nostra comunicazione. Possibili azioni possono essere l’iscrizione ad un form di contatto, la registrazione ad un sito, la visita di una particolare pagina di un sito, l’acquisto di un prodotto, il download di un documento: l’importante è che si tratti di azioni misurabili e quantificabili.

Double Opt-in: si parla di double opt-in quando, per avere un maggiore livello di sicurezza e di veridicità dei dati, si chiede all’utente di dare il consenso a ricevere comunicazioni attraverso un form di registrazione e di confermare l’indirizzo email inserito cliccando su una mail che viene contestualmente inviata al suo indirizzo email. In questo modo si ha una maggiore certezza del reale proprietario dell’indirizzo iscritto. Esiste anche il single opt-in (quando l’utente dà il consenso senza la richiesta di verifica dell’indirizzo email inserito da parte del gestore della newsletter) e il notified opt-in, dove il destinatario riceve una mail con la possibilità di cancellarsi dalla lista.

Triggered email: si tratta di messaggi automatici a seguito di determinate condizioni prestabilite da inviare all’utente della propria lista, per esempio quando compie gli anni. Si tratta di messaggi molto utilizzati nei siti di ecommerce e costruiti solitamente su template predefiniti.

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